Noi che ci occupiamo di eventi, abbiamo guardato dietro le quinte dell’iconico Festival per capire come abbiano trasformato questo evento in uno degli spettacoli più colorati e affascinanti della musica italiana.
Non tutti sanno che dietro al Festival di Sanremo, uno degli eventi più prestigiosi e seguiti in Italia, ogni anno si svolge un altro evento altrettanto importante: il Concorso Bouquet Festival.
Infatti, i bellissimi mazzi di fiori che vengono consegnati ai cantanti e agli ospiti sul palco al termine delle esibizioni sono realizzati dai fioristi selezionati tramite il Concorso Bouquet Festival, un omaggio floreale che è ormai diventato una parte integrante della tradizione dell’evento.
I giurati tecnici che hanno decretato il vincitore del Concorso Bouquet Festival 2025, sono noti maestri d’arte floreale, tra cui Marco Introini, Rudy Casati e Rita Milani. Noi ne parliamo proprio con Marco, grande professionista e parte del nostro Team Assowedding.
Marco, raccontaci: durante la manifestazione SANREMO2025, appena conclusa, sono stati distribuiti circa 300 bellissimi bouquet. È vero che per realizzarli vengono principalmente utilizzati fiori prodotti localmente?
Certamente. Sanremo, famosa per la sua tradizione florovivaistica, coglie questa occasione per promuovere i suoi fiori, facendo in modo che le scenografie e gli allestimenti floreali siano composti principalmente da fiori coltivati nella regione. Ogni anno, i fiori vengono scelti con grande attenzione. Rose, garofani, orchidee e altri fiori tipici della zona sono i protagonisti principali delle composizioni floreali, che contribuiscono a creare un’atmosfera unica ed elegante, in linea con la tradizione e lo stile del Festival.
Sembra che questa scelta di utilizzare fiori locali per un evento come il Festival, che raggiunge un pubblico internazionale, non solo voglia sottolineare l’importanza della produzione floreale di Sanremo, ma rappresenti anche un’opportunità per valorizzare e promuovere la qualità e la bellezza dei fiori coltivati in Liguria. Confermi?
Il Festival di Sanremo rappresenta un’importante vetrina internazionale. Trasmesso in diretta in molti paesi del mondo, offre infatti un’ottima occasione per valorizzare il mercato floreale della città che, situata in Liguria, è famosa per il suo clima mite e la lunga tradizione nella coltivazione di fiori. Il settore florovivaistico di Sanremo è uno dei più rilevanti in Italia, soprattutto per quanto riguarda la produzione destinata all’esportazione. E’ quindi logico cogliere questa occasione per promuovere il prodotto locale.
Quindi possiamo dire che Sanremo sia un po’ il nostro “fiore all’occhiello” nel mercato florovivaistico?
Direi di sì. Sebbene l’Olanda rimanga il leader mondiale per la produzione e il commercio di fiori, Sanremo ha saputo ritagliarsi una nicchia nel panorama europeo grazie alla qualità delle sue coltivazioni e alla sua posizione strategica. La città è ben collegata con i principali mercati europei, come quelli della Francia, della Germania e del Regno Unito. E non dimentichiamo “le rose di Sanremo” che rappresentano una delle eccellenze mondiali del settore florovivaistico.
E del “Concorso Bouquet Festival”, in cui da diversi anni sei tra i giurati tecnici, cosa ci puoi dire?
Si tratta di un’iniziativa che si ripete ogni anno e che ha l’obiettivo di selezionare i fioristi incaricati di creare i bouquet destinati a essere donati ai cantanti e agli ospiti sul palco del Festival di Sanremo, al termine di ogni esibizione.
Ogni edizione del Concorso Bouquet Festival premia le migliori composizioni floreali e decreta un vincitore. Le composizioni devono rispondere a specifici criteri estetici e qualitativi: i fiori devono essere freschi, ben curati e avere una disposizione che si allinei all’immagine del Festival, oltre a soddisfare le esigenze di visibilità in televisione.
I concorrenti devono seguire un tema o possono esprimere liberamente la loro creatività?
No, ai fini di una valutazione più omogenea, viene assegnato un tema uguale per tutti.
Nell’edizione Bouquet Festival 2025, i 12 concorrenti selezionati, provenienti da tutta l’Italia, si sono confrontati con il tema “I fiori nell’Arte”, che prevedeva la creazione di due bouquet ispirati ai movimenti artistici: “Barocco e Impressionismo” e “Modernismo e Cubismo”.

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Abbiamo dunque capito che i bouquet distribuiti sul palco del Festival di Sanremo 2025 sono stati scelti con una grande attenzione, tutto pensato per rafforzare l’impatto estetico della scena. Grande attenzione anche al colore, quindi, per un perfetto gioco di contrasti e armonie che ha valorizzato l’intero scenario del Festival.
Questa attenzione non si limita ai bouquet, ma si estende anche alla scelta degli abiti dei protagonisti, i cui colori esprimono emozioni e stati d’animo specifici.
A parlarci di questi legami tra colore e percezione sarà Valeria Orlando, esperta di Psico-Armocromia, che ci guiderà alla scoperta delle scelte cromatiche che hanno segnato questa edizione del Festival.



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Abbiamo chiesto a Valeria di analizzare gli abiti indossati dai protagonisti della serata finale del Festival di Sanremo 2025.
Ecco la sua interpretazione.
Carlo Conti, ha indossato un doppio petto in velluto nero firmato Stefano Ricci, trasmettendo autorevolezza e raffinatezza. Il nero, come sempre, simboleggia eleganza, mistero e una forte presenza. Il velluto, in particolare, aggiunge un tocco di sofisticatezza che amplifica il suo ruolo di presentatore, mettendo in risalto il suo carisma.
Alessia Marcuzzi, ha sfoggiato tre eleganti abiti firmati Dolce & Gabbana, scegliendo il nero e il rosso, colori forti. Il rosso ciliegia, simbolo di energia e vitalità, l’ha indossato nel secondo abito. La sua alternanza di questi colori riflette una consapevolezza dell’impatto psicologico dei colori, comunicando diverse sfaccettature della sua personalità, una personalità dinamica, sicura e desiderosa di esprimere emozioni intense.
Alessandro Cattelan, ha esordito come co-conduttore con un completo bianco, firmato Giorgio Armani. Nella seconda uscita ha indossato un tuxedo a righe in velluto verde con revers tondi in satin nero firmato Kiton, e per finire un completo rosso cherry firmato brunello Cucinelli.
Bianco, freschezza e modernità; verde, equilibrio e speranza. rosso, passione, energia e vitalità. (N.d.R.: “Tutta l’Italia”, per stare in tema).
Elodie, ha incantato con un abito nero a sirena firmato Versace, impreziosito da fili di perle nere. Il nero, come già detto, simboleggia eleganza e mistero, ma l’aggiunta delle perle le conferisce un’aura di lusso e raffinatezza, esprimendo un’armonia tra classicità e modernità. Il look di Elodie suggerisce una personalità sicura e sofisticata, in grado di unire eleganza e drammaticità.
Rose Villain, ha catturato l’attenzione con un abito nero firmato Fendi, caratterizzato da un design fluttuante e dettagli gotici e una ricca decorazione di cristalli e perline, evocando un’eleganza oscura e sofisticata. La combinazione di questi elementi esprime sia riservatezza che desiderio di attenzione e originalità.
Noemi, una presenza scenica luminosa, con un abito couture firmato Patou, caratterizzato da una tonalità color ghiaccio e interamente ricoperto di cristalli Swarovski. Analizzando il significato psicologico del colore scelto, il Color ghiaccio, possiamo dire che questa tonalità, vicina al bianco, simboleggia purezza, freschezza e chiarezza mentale. Indossare un abito di questo colore può trasmettere una sensazione di calma, serenità e raffinatezza, purezza d’intenti, suggerendo una personalità equilibrata e sicura di sé.
Clara, ha scelto invece un abito celeste realizzato su misura da Balmain Haute Couture. Il celeste è associato alla creatività e all’espressione artistica. Può anche rappresentare apertura mentale, indicando una predisposizione alla comunicazione.
Olly, ha indossato un outfit firmato Emporio Armani, caratterizzato da una camicia azzurra, pantaloni neri con banda di raso e fascia da smoking. Questa combinazione cromatica riflette una personalità capace di unire spontaneità e professionalità, che desidera comunicare eleganza, purezza d’intenti e una presenza scenica luminosa.
Achille Lauro ha indossato un sontuoso cappotto sartoriale firmato Dolce & Gabbana, ricoperto di paillettes dorate e con ampi revers in velluto nero. Sotto il cappotto, ha rivelato un completo semplice composto da una shirt bianca e Oro: L’uso dell’oro nel cappotto di Lauro trasmette un senso di regalità e prestigio, enfatizzando la sua presenza scenica dominante e la sua maturata eleganza.

gazzettadelsud.it
Ed è tutto meraviglioso. Questo ci fa capire quanto lavoro, quanta passione e quanta competenza ci siano dietro al Festival di Sanremo, dove ogni dettaglio, dalla scelta dei colori alla cura dell’immagine, contribuisce a creare uno Spettacolo indimenticabile. Proprio come piace a noi.
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